Il Paese del Sorriso
Tutto il mondo conosce e canta Tu che m'hai preso il cuor, la celebre romanza di questa famosissima operetta nel cui titolo, Il Paese del Sorriso, si legge già il filo conduttore dell'intera operetta: un mondo dove tutto è allegro e sorridente, dove ogni cosa è deliziosa, dove tutto è tenuto insieme dal piacere: il piacere della musica, il piacere della danza , il piacere dell'amore e dei sentimenti. Così ai sentimenti veri dei due romantici protagonisti si alternano le allegre e sorridenti amenità degli altri buffi personaggi.
Lehàr nello spartito de Il Paese del Sorriso ha scritto alcune fra le sue pagine migliori che, come ne La Vedova Allegra, hanno sempre un affiato molto suggestivo e accattivante per arrivare a Tu che m'hai preso il cuor in cui si avverte la consapevolezza di portare il pubblico all'entusiasmo.
Personaggi e Interpreti
Conte Ferdinando Lichtenfels: Corrado Abbati
Lisa Lichtenfels, sua figlia: Raffaella Montini
Conte Gustavo Von Pottenstein, suo nipote: Claudio Ferretti
Principe Sou-Chong: Carlo Monopoli
Mi, sorella di Sou-Chong: Cristina Calisi
Tschang, loro zio: Antonio Cadoni
Fu –Li, segretario: Fabrizio Macciantelli
Baronessa Federike: Antonella Degasperi
Nora, amica di Lisa: Francesca Dulio
Fanny, amica di Lisa: Francesca Araldi
Allestimento: Inscena Art Design
Coreografie: Giada Bardelli
Direzione musicale: Marco Fiorini
Il Paese del Sorriso
Vienna 1910. La giovane e bella Lisa è corteggiata un po’ da tutti i migliori partiti di Vienna, compreso il conte Gusti, suo grande amico e confidente. Lisa però è attratta da tutto ciò che è esotico e quindi rimane affascinata quando alla sua festa di compleanno conosce un giovane principe cinese, il principe Sou-Chong. Fra i due il sentimento vero non tarda ad arrivare ma sarà un amore non facile: non sarà semplice fondere le tradizioni e la cultura occidentali di lei e quelle orientali di lui. Ma si sa, l’amore, specialmente fra i giovani, è forte e sicuro di sé: Lisa decide di lasciare l’Europa e parte con Sou-Chong per la Cina. La realtà è però dura anche per chi si ama davvero. Lisa fatica a seguire le severe imposizioni della tradizione cinese. Tschang, zio di Sou-Cong gli ricorda le antiche leggi del suo paese: l’erede al trono deve sposare quattro donne cinesi, e le nozze con un’europea non sono valide. Sou-Chong suo malgrado è costretto ad obbedire. Lisa è triste e angosciata e trova nella cognata Mi un sostegno. Mi è una giovane che mostra insofferenza verso le tradizioni cinesi e vorrebbe essere libera come lo è Lisa. Giunge intanto Gusti che è riuscito a farsi inviare in Cina come rappresentante della sua società. Con un buffo stratagemma riuscirà ad avvicinare Lisa. Venuto a conoscenza della situazione convince Lisa a tornare in Europa: Lisa e Sou-Chong avevano agito d’impulso, senza pensare ma la vita sembra aver serbato per ciascuno un diverso destino. Lisa torna in Europa con Gusti ma non riesce a farsi una ragione della fine del suo sogno d’amore e Giusti ripensa alla giovane Mi, la bella cinesina che aveva conosciuto a Pechino. Ma a volte la storia e il destino dei popoli aiutano gli amanti temerari.
1912, la centenaria monarchia Manciù cade, Sou-Chong fugge dal suo Paese insieme alla sorella Mi: le due coppie (Lisa-Sou-Chong, Gusti-Mi) si riformano e questa volta potranno per sempre cantare “Tu che m’hai preso il cuor”.
di L. Herzer e F. Löhner-Beda
musica di Franz Lehár
Adattamento e regia: Corrado Abbati